Come lavorare o studiare ed essere felici.

Come lavorare o studiare
ed essere felici.

 

Si, è vero. Lavorare non è solo responsabilità verso sé stessi o gli altri.
Lavorare con piacere può essere molto di più!

Si considera qui, naturalmente, un lavoro imprenditoriale, ma è altrettanto interessante valutare anche il rapporto tra imprenditore e collaboratori o dipendenti, con riflessi positivi su entrambi.

Come è possibile rendere il lavoro gradevole?

1) Lavora in un’ottica di apertura: coltivare buone e piacevoli relazioni con i collaboratori, favorisce anche lo scambio di idee e la creatività.

2) Riduci lo stress nel lavoro: vale naturalmente anche per i propri collaboratori o dipendenti; piccole pause o semplici facilitazioni aumentano la performance di tutti e favoriscono il benessere generale.
Anche la gentilezza, sempre più dimenticata, è un elemento importante per mantenere distensione e benessere nell’ambiente lavorativo.

3) Coltiva la curiosità e le tue conoscenze: è un ottimo modo per aumentare le energie, stimolare ulteriore creatività e sentirsi bene.

4) Incrementa l’autonomia di ogni lavoratore: offrendo la possibilità di un’area di sviluppo personale con una corrispettiva responsabilità, migliori contemporaneamente produttività e soddisfazione personale.

5) Cerca un’integrazione positiva tra gli aspetti lavorativi e quelli più personali (della propria vita): se il lavoro è veramente piacevole e soddisfacente, non necessariamente và isolato dal resto della nostra vita. Farà piacere parlarne anche con gli altri o in famiglia, così come intrecciare relazioni “miste” lavoro – tempo libero: può essere molto interessante!

6) Ridefinisci, di tanto in tanto, i tuoi obiettivi e progetti professionali in base ai cambiamenti della tua vita e ai cambiamenti della società.

7) Concediti una piccola pausa giornaliera o talvolta anche di più: passeggiare da soli o in compagnia, ascoltare musica, leggere, guardare un buon film, stare nella natura … o semplicemente non fare nulla: è indispensabile per ricaricarsi, dare nuova energia al lavoro, trovare soluzioni nuove e creative che in altro modo sarebbero impossibili!

Il tempo? Sacrificare un’ora di lavoro (e di guadagno), ripaga in benessere, salute e in fondo … in produttività.


Ora introduciamo un concetto nuovo
(non un’ovvietà, né pura teoria, ma obiettivo reale):

preservare o migliorare attivamente la propria salute, al meglio delle possibilità, ha profondi riflessi sul nostro lavoro e ovviamente sul benessere generale e sulla felicità. Dunque vale anche il contrario.

Impegnati per migliorare salute e performance psico-fisica:
aumenterà l’efficienza del tuo lavoro e … la felicità

più concentrazione, agilità mentale, memoria, coordinazione,
pensiero creativo, consapevolezza, positività …

Non è una “terapia passiva”. La comprensione dei meccanismi messi in atto e il coinvolgimento attivo nella cura saranno lo stimolo ad una maggior motivazione.

Le tecniche utilizzate sono strettamente individuali, basate sulle personali condizioni fisiologiche o patologiche, seguendo le più aggiornate conoscenze medico-scientifiche.
(vedi chi siamo, curriculum dr. Bortolottocurriculum dr. Sarto )

In sintesi, si tratterà di ottimizzare o modificare il tuo “stile di vita”, considerato da questi studi un fondamentale fattore di prevenzione e trattamento di importanti patologie, dalle malattie cardio-vascolari, a quelle neuro-degenerative, metaboliche (diabete, obesità …), muscolo-articolari, tumorali, ecc.:
(vedi infiammazione sistemica cronica, alimentazione anti-infiammatoria)

i pilastri per ottenere salute e performance sono:

  • attività fisica personalizzata 
  • nutrizione ottimizzata o nutrizione clinica
  • riduzione degli stress cronici (psico-emotivi, fisici come sedentarietà, sonno …, metabolici come farmaci, inquinanti …)

La realizzazione si basa su vari tests valutativi, alcuni dei quali strumentali (non invasivi), e successive tecniche “auto-riabilitative” o, se necessario, riabilitative.

Salute e felicità si costruiscono con impegno… non si ottengono passivamente!

Un viaggio risoluto verso la salute.

Per attività clinica e informazioni:
Manual Therapy+ / Padova, p.tta Pedrocchi 12 / tel. 344.0411494

 

Lo stress influenza il tuo cervello !

Un eccesso di lavoro, problemi o litigi famigliari, orari sregolati, poco sonno e alimentazione scorretta, possono causare stress cronico.

A causa di ciò, col tempo, il tuo modo di essere e di reagire può modificarsi.
Tutto parte da un’alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene: sono delle interazioni tra ghiandole endocrine di cervello e surrene che portano alla produzione dell’ormone cortisolo.

Ci saranno alterazioni delle connessioni neuronali a livello dell’amigdala, area cerebrale che controlla la paura, così come a livello dell’ippocampo, con deficit di memoria, apprendimento e controllo dello stress (anche di quello normale e positivo, utile ad esempio in situazioni in cui serve massima concentrazione e risposta fisica: competizione o discorso in pubblico).

Il risultato potrà essere una vera e propria “restrizione” del cervello (atrofia), riduzione delle sinapsi (i collegamenti tra neuroni) e della corteccia prefrontale sede di comportamenti come concentrazione, decisione, giudizio critico e interazione sociale.
Tutte queste alterazioni possono essere prodromiche a gravi malattie, cioè anticipare  depressione, Alzheimer e altro, o semplicemente all’inizio, manifestarsi con risveglio poco riposato, irritabilità, cattivo umore, sensazione di impotenza o isolamento.
Si può infine avere un’alterazione del DNA del cervello, o più precisamente nell’espressione dei geni – è detta alterazione epigenetica – con effetti trasmissibili alla progenie (alterazioni ereditarie!).

Tuttavia, anche se vi trovate già in queste condizioni,

La battaglia non è persa.

Non rimanete sotto la pressione dannosa di questa routine !!
Gli effetti perversi dello stress cronico sulla tua salute psico-fisica si possono correggere con un fermo impegno personale e la guida di una persona esperta.
Le basi per contrastare l’effetto del cortisolo sul cervello (ma ci sono effetti anche sulle capacità fisiche, sul metabolismo, sulla funzionalità cardio-vascolare e sulle degenerazioni tumorali) sono semplici ma efficaci:

  • esercizio fisico (mirato alle specifiche personali alterazioni che richiedono quindi attività fisiche diverse, da quelle aerobiche secondo modalità specifiche, a quelle muscolari, all’allenamento “reattivo” e flash-reflex, sport drills, ecc. )
  • meditazione (mindfulness) e training respiratorio (esercizi di feed-back respiratorio sulla base di tests strumentali)
  • alimentazione corretta e adattata ai propri deficit energetici e di composizione corporea, necessaria per la correzione degli squilibri metabolici indotti dallo stress cronico
  • esercizi per l’equilibrio posizionali progressivi, propriocettivi, oculo-vestibolari

La potenza della messa in pratica regolare di tutte le tecniche proposte è enorme, con un recupero delle alterazioni strutturali e funzionali del cervello. Ciò si accompagnerà ad un cambiamento del proprio stile di vita e allo sviluppo di un pensiero positivo.

I cambiamenti del proprio comportamento, in corso di recupero, non dovranno essere vissuti come costrizioni o vincoli, ma come piacevoli conquiste. Anzi presto vi accorgerete come, in realtà, fossero pesanti le precedenti abitudini.

Quindi

NON FARTI ABBATTERE DALLO STRESS QUOTIDIANO e dalla ROUTINE

controlla il tuo stress prima che lo stress influisca
sul tuo cervello, sul metabolismo, sulla tua SALUTE.
Ci vorrà impegno, ma anche grande soddisfazione personale per il recupero delle proprie performance:

Un viaggio coraggioso e risoluto verso la salute!

tumblr_nnw4n8s1fi1qhttpto1_1280

Healthy Lighting

Luce e buio biologico

Una sbagliata esposizione alla luce del nostro corpo (ritmo luce-buio nelle 24 h.) può causare problemi di salute: da iniziali scompensi nello svolgimento delle comuni attività quotidiane, ad una pericolosa progressiva azione neuro-degenerativa, fino a favorire alcuni specifici tipi di CANCRO (carcinoma del seno e retto-colon).

Il primo effetto riguarda l’alterazione dell’orologio biologico (ritmo circadiano)(1): ogni funzione corporea infatti è regolata da ormoni ed altri mediatori che agiscono in precise fasce orarie, al di fuori delle quali tendono a dare scompensi rilevanti. L’importanza di questa scoperta, per le possibilità di trattamento e prevenzione di numerose malattie, sta destando sempre maggior interesse (9).

Una malattia da … società industriale!

Nuovi disturbi che riguardano in particolare le società industrializzate, derivano così dalla stimolazione luminosa dell’occhio in ORARI INCONGRUI oltre che da particolari lunghezze d’onda della luce (COLORE DELLA LUCE) cui siamo sottoposti, ma anche da lavoro e pasti ad orari diversi da quelli programmati nel nostro DNA, ore di sonno ridotte, ecc.

Gli effetti di questi fattori si riflettono sulle produzioni ormonali di melatonina, cortisolo, insulina …, da cui derivano a loro volta alterazioni metaboliche, neuro-degenerative (specie depressione ed Alzheimer), diminuita efficienza del sistema immunitario e scompensi nelle attività quotidiane (3).

Naturalmente più fattori possono intervenire contemporaneamente sull’alterazione del ciclo cicardiano oltre agli errati stimoli luminosi, aumentandone il rischio.

Ricordiamo ad esempio, ma non sono gli unici, gli orari dei pasti, le abitudini sociali, la temperatura ambientale, i suoni, la caffeina.

Nell’azione cancerogena, in particolare, è importante una dieta ricca di grassi e a scarso contenuto di fibre, la presenza di vari addittivi …, ma non trascurabili sono appunto i vari fattori conseguenti all’alterazione del ciclo cicardiano, da cui deriva dimunuita efficienza del sistema immunitario, ridotta secrezione di melatonina (4), alterazione del ciclo del cortisolo con effetti di infiammazione sistemica cronica di basso grado (4; 5; 6).

 Qual è il meccanismo?

 Lo stimolo luminoso, raccolto dall’occhio, raggiunge le cellule neuronali gangliari della retina stimolando la produzione di un fotorecettore retinico chiamato melanopsina.

Colore e intensità della luce, come dicevamo, sono importanti, essendo lo stimolo dose-dipendente e percepito anche ad occhi chiusi!

Il segnale raccolto dall’occhio arriva quindi al nucleo cerebrale soprachiasmatico (ipotalamo), sincronizzando o meno le varie attiività metaboliche e neuronali dell’organismo …

Quali sono i primi disturbi?

I primi scompensi legati a errate esposizioni alla luce e all’alterazione dei normali cicli cicardiani, sono le modifiche comportamentali nelle normali attività quotidiane (chi ne è sottoposto le considera di poca importanza e inizialmente sembra adattarsi):

– di NOTTE: disturbi del sonno (addormentamento, risvegli notturni, scarsa qualità del sonno), aumento dello stato di vigilanza, aumento frequenza cardiaca e temperatura corporea ecc.
dovuti ad un ritardo nella produzione serale di melatonina (sarà poi ancora presente al mattino), persistenza del cortisolo di notte, mancata produzione dell’ormone dell’accrescimento …

 – di GIORNO: sonnolenza, stanchezza, lentezza, ipotensione ecc.

Importante:

E’ stato dimostrato che la luce ad alta intensità e di COLORE BLU (lunghezza d’onda di 460 nm), caratteristica di SMARTPHONE, PC, televisione … NELLE ORE SERALI, sia in grado di alterare il nostro orologio biologico impedendo la produzione di melatonina notturna e innescando un assetto neuro-metabolico in “modalità giorno”.

Al contrario una luce artificiale diurna (lavoro in ambiente chiuso) con componenti GIALLO-blu come le comuni luci da interno, cioè con caratteristiche diverse dalla luce NATURALE BLU-violetto (ILLUMINAZIONE BIOLOGICA), spinge il nostro cervello e metabolismo in “modalità notte” (7; 8).

Cosa dobbiamo fare per rimanere in salute?

Per preservare il corretto ciclo cicardiano, e prevenire importanti malattie,
CONSIGLIAMO quindi:

evita luci con spettro blu di sera-notte: luci LED e in particolare CELLULARI, PC, tablet e simili
– se proprio non puoi mantenerti aderente alle fasi orarie di BUIO BIOLOGICO stagionale (alba – tramonto), utilizza almeno, nelle ore di buio, luci “calde” e a media-bassa intensità
imposta sul tuo smartphone o PC il “night shift” se è disponibile: è una particolare impostazione dello schermo che attiva una luminosità a tonalità calde dal tramonto all’alba
evita attività fisiche o psichiche impegnative in ore serali e notturne
coricati abitualmente tra le 10.00 e le 11.00 riservando almeno 7-8 ore al sonno
nel indoor diurno (luoghi chiusi) usa luci di buona intensità e colore blu (460nm), ad es. LED, che mimano, entrambe, la luce biologica. In caso contrario si rischia un’oscurità biologica anche di giorno tale da non inibire la secrezione di melatonina ed alterare quindi il ciclo cicardiano.
non ridurre, comunque, eccessivamente l’esposizione alla luce diurna naturale (LUCE BIOLOGICA): oltre che mantenere i ritmi biologici corretti, ha effetti antidepressivi, migliora l’umore e induce la produzione di vitamina D, fattore essenziale per numerosissime funzioni corporee. Non è stata individuata a tutt’oggi una dose giornaliera ottimale, ma verosimilmente non è inferiore a diverse ore al giorno.

Altri fattori importanti per mantenere un corretto ciclo cicardiano sono:
colazione “energetica” ed abbondante la mattina (tra le 6.00 e le 8.00), cena leggera, anche solamente vegetariana, tra le 19.00 e le 20.30
fare attività fisica / sportiva al mattino (preferibilmente a digiuno), comunque non alla sera
– non considerare come unico momento per le attività sociali quello serale-notturno
ridurre lo stress con le tecniche più adatte alla propria indole e ai propri squilibri neuro-metabolici: mindfulness-meditazione, tecniche di biofeedback respiratorio, ipnosi ericksoniana, stimolazione del nervo vago in vari modi compresa l’agopuntura.

Se ci sono dubbi o difficoltà

nel mettere in pratica questi consigli, o per valutazioni di disturbi esistenti relativi a quanto detto, siamo disponibili ad un colloquio, visita o trattamento secondo le modalità operative che potete vedere in questo sito web:
home page > servizi > patologie trattate > modulo contatti ecc.

1) Rea MS, Bullough JD, Figueiro MG. (2001) Human melatonin suppression by light: A case for scotopic efficiency. Neurosci Lett 299(1-2): 45-48.2) Hattar S, Liao HW, Takao M, DM, Yau KW. 2002. Melanopsin containing retinal ganglion cells: architecture, projections, and intrinsic photosensitivity. Science 295(5557): 1065-1070.
3) Berson DM, Dunn FA, Takao M. 2002. Phototransduction by retinal ganglion cells that set the circadian clock. Science 295(5557): 1070-1073
4) Hebert, M., Martin, S. K., Lee, C. and Eastman, C. I., 2002. The effects of prior light history on the suppression of melatonin by light in humans. Journal of Pineal Research, 198-203, 2002.
5) M. Moser, K. Schaumberger, E. Schernhammer, R. G. Stevens, “Cancer and rhythm”, Cancer Causes Control (17), 2006, pp. 483-487
6) M.G. Figueiro, J.D. Bullough, R.H. Parsons, M.S. Rea, Preliminary evidence for a change in spectral sensitivity of the circadian system at night,. Circadian Rhythms 3 (2005) 14

7) Cajochen C., Munch M., Kobialka S., Krauchi K., Steiner R., Oelhafen P., Orgu l S., and Anna Wirz-Justice, High Sensitivity of Human Melatonin, Alertness, Thermoregulation, and Heart Rate to Short Wavelength Light, The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism 90(3):1311–1316, 2005

8) P.T. Stone, “The effects of environmental illumination on melatonin, bodily rhythms and mood states: a review”, Lighting Res. Technol. 1999; 31: 71–79, P. R. Boyce, “The impact of light in buildings on human health, Indoor Built Environ, 2010 ;19;1:8–20

9) Boivin DB, Boudreau P, Impacts of shift work on sleep and circadian rhythms, Pathol Biol (Paris). 2014 Oct;62(5):292-301