Salute Fisica, Vita Emotiva e Relazione
ognuno rafforza gli altri

Scopri cosa puoi fare per migliorare la tua vita 
Il nostro supporto personale coniugabile in
4 modelli d’intervento diversi:

 

Ti racconto, nel modo più semplice, cosa succede frequentemente nella vita quotidiana.
Tutto scorre normalmente, nella solita routine… di alti e bassi.
Ma quali sono le principali minacce alla nostra salute?

Non è l’infiammazione acuta: questa è un normale meccanismo di difesa dell’organismo che protegge da aggressioni di varia natura, come batteri, contusioni, tagli ecc. La guarigione è affidata al sistema immunitario e al sistema nervoso autonomo (sistema antinfiammatorio colinergico).
La regolazione della risposta infiammatoria è necessaria per rimanere in salute e mantenere l’omeostasi (equilibrio delle funzioni organiche).

L’infiammazione cronica sistemica di basso grado, concetto recente della medicina moderna, invece, rappresenta il primo fattore correlato alle malattie croniche, all’invecchiamento precoce, e quindi a tutte le cause di morte.

Dalla Performance all’infiammazione cronica… e ritorno!
L’infiammazione cronica
a differenza dell’infiammazione acuta, si instaura quando l’organismo non riesce a eliminare un problema, organico o psichico, finendo con il causare un ulteriore danno all’organismo. Può essere causata da:
– mancata risoluzione dei processi infiammatori acuti.
– aumento di citochine infiammatorie dovute a fattori fisiologici e/o patologici come invecchiamento, cambiamenti dello stile di vita, epigenetica, stress cronico, nutrizione, cambiamento della composizione corporea e del sistema nervoso.

Perché esplorare?
Prima di parlare di disturbi fisici, di invecchiamento e di malattie è necessario capire come esistano altri fattori capaci di interferire in modo sostanziale al mantenimento della salute, spesso sottovalutati o ignorati.
Non è ovvia la comprensione dei tre elementi citati nel titolo: Salute, Vita Emotiva e Relazione (con gli altri e la natura).
E’ certo comunque che la salute ha la necessità di interazioni complesse: è l’unità il segreto dell’uomo!
J.W. Goethe in Epirrhema scriveva: “Nulla è dentro, nulla è fuori, poiché tutto ciò che è dentro, è fuori”, ovvero, pensieri, emozioni, funzioni organiche (dentro), il mondo esterno (fuori), sono connessi e si influenzano a vicenda.

Per il momento potrei consigliare di non limitarti a navigare il quotidiano imposto dagli eventi o cercare di distrarti per evitare gli ostacoli e le paure, o ancora a cercare di essere il migliore tra gli altri… spesso a discapito degli altri.
Uno slancio positivo? Ricerca la gioia e la serenità, possibile solo nell’integrazione di corpo, mente e relazione positiva. Nessuno è invincibile.
Ti esorto a esplorare te stesso, la natura (portatrice di energia, quiete ed equilibrio), le capacità di condividere la tua gioia. Non solo a gestire il quotidiano, il lavoro, la famiglia, il futuro.
Esplorare la Vita guardandola da lontano, in tutti i suoi aspetti e momenti, nella sua interezza e complessità, per esserne padrone e unico responsabile.

Detto questo, alcuni nostri inconsapevoli comportamenti, l’immersione in un ambiente sociale destabilizzante, o anche solo il nostro attaccamento ad abitudini e consuetudini, rischia di compromettere la nostra salute, fisica e psico-emozionale. Perdiamo di vista il vero senso della vita.

Stress psichico, sociale e fisico alterano le funzioni neurocerebrali con conseguenze organiche dirette (endocrine, metaboliche e immunitarie). Perché è il cervello (Sistema Nervoso Autonomo) che controlla le funzioni organiche!

Conoscere le basi fondamentali della Salute (i dati di composizione corporea e delle funzioni organiche), ci permette di “predire” e correggere i nostri disturbi, l’invecchiamento e le malattie, prima che si manifestino.
Nel concreto, pensa ad es. che un’alimentazione ricca di zuccheri semplici, grassi saturi, alimenti processati industrialmente (alimentazione pro-infiammatoria), una disregolazione dei bioritmi circadiani (ritmi sonno-veglia, pasti e altre attività in orari predisposti dai nostri geni: Chryptochrome, Period, Clock, Bmal1 ecc.), o anche un’attività fisica non adeguata al nostro “stato”, non solo mantengono attivato un processo infiammatorio nascosto (infiammazione sistemica di basso grado), ma possono portare a pericolose malattie croniche.
Penserete: non sono io! Ma se vi guardate attorno in modo consapevole la situazione è diversa. Solo poche persone hanno una vera consapevolezza del proprio comportamento, se non addirittura dei propri disturbi.
Non è affatto sufficiente distrarsi e pensare ad altro!

In figura un es. di come ormoni e fattori fisiologici abbiano un loro ritmo stabilito geneticamente, la cui alterazione è pericolosa per la salute

Infiammazione sistemica cronica di basso grado (Chronic Inflammatory Disease):
La prima conseguenza legata ai fattori disfunzionali accennati poc’anzi ed altri ancora, è l’infiammazione cronica di basso grado caratterizzata da aumentate concentrazioni di citochine infiammatorie nella circolazione ematica sistemica o dall’invio di messaggi per via neurologica ai centri di controllo cerebrale il cui lavoro è di regolare il funzionamento dei nostri organi e dello stesso nostro cervello, nei compiti cognitivi, comportamentali ed emozionali.

Una somma di fattori destabilizzanti comportamentali, cui si sommano i fattori genetici ed epigenetici, detti stress cronici, causa un aumento della massa grassa corporea e/o del grasso infiltrato nei muscoli (e altri organi), obesità, sindrome metabolica con insulino-resistenza (frequentemente misconosciuta), e poi diabete, aumento della pressione arteriosa, aumento della permeabilità capillare ➝ disfunzioni endoteliali ➝ aterosclerosi…  alterazioni delle funzioni cardio-vascolari, endocrine e neuro-vascolari, fino ad arrivare ad altre vitali conseguenze. Ricorda infine che alcuni sintomi specifici (ad es. stanchezza, umore ecc.) non sono evidenziabili con gli esami ematologici o di routine, ma sono segni prodromici di vere malattie.

Cosa fare per recuperare o prevenire?
Allo stesso tempo si è dimostrato che esistano efficaci metodi di recupero.
L’uso di alcuni specifici strumenti non invasivi, come la BIA-ACC e il PPG-stress-flow, unitamente ad una conoscenza medica improntata allo studio delle interrelazioni tra organi e apparati, ci puòaiutare ad identificare quali processi mantengono o provocano i processi infiammatori. ci può aiutare ad identificare quali processi mantengono o provocano i processi infiammatori.
I processi infiammatori cronici non si evidenziano con uno specifico sintomo, ma con diverse manifestazioni, alcune delle quali possono essere: stanchezza persistente, disturbi dell’umore, insonnia, disturbi gastro-intestinali, perdita di memoria e concentrazione, dolore cronico aspecifico, dolore pelvico, dolori articolari, muscolari multipli o migranti…

Quali strategie adottare?
Le possibilità di recupero, e di miglioramento della qualità di vita, sono possibili attraverso un cambiamento del proprio stile di vita, tra cui la nutrizione, l’attività fisica, l’idratazione, la supplementazione e la regolazione neurologica.
E’ dunque una bioregolazione sistemica.

1) Un’alimentazione a PRAL negativo (carico acido renale potenziale) e a GL carico glicemico) differenziato tra sera e mattino, che segua i ritmi circadiani, è definita in letteratura scientifica come “anti-infiammatoria”: precise indicazioni di ritmicità dei carichi glicemici ed insulinemici, rappresentano un importante strumento di recupero, insieme ad una supplementazione nutrizionale di compensazione (singoli microelementi nutrizionali).

2) Altrettanto, una specifica attività fisica come l’esercizio HIIT (High Intensity Interval Training) o gli esercizi per l’aumento della massa muscolare, migliorano significativamente i deficit del sistema vagale anti-infiammatorio, la capacità di consumo d’ossigeno, la produzione di miochine (citochine anti-infiammatorie) e aumentano la disponibilità energetica (glicogeno di riserva) da parte del muscolo.

3) Particolare importanza riveste l’individuazione di: A) Esercizi di Biofeedback respiratorio progressivi e adattati per ogni persona, capaci di ripristinare determinate funzionalità neurologiche compromesse a vostra insaputa (SNA-SNC) e di regolare la funzionalità metabolico-endocrina, B) Esercizi neuro-sensitivo-motori C) Test di funzionalità Basale a distanza con device elettronici da attuare nei momenti più indicati alla diagnosi, ad es. alla sera o al mattino prima di colazione, o prima / dopo un’attività fisica, ecc.

Per finire, unitamente agli esercizi di BF Respiratorio, anche tecniche tradizionali come la Meditazione Vipassana (empathy meditation, piuttosto che altre forme meditative), si sono dimostrate efficaci attraverso studi scientifici recentissimi di grandi dimensioni (V. Engert), nel ridurre lo stress cronico e i parametri fisiologici correlati, come i marker infiammatori (cortisolo, IL-6, PCR), l’aumento di BDNF (fattore neurotrofico per la rigenerazione neurale) e l’aumento di volume di aree cerebrali come l’ippocampo, per aumentare l’attenzione, migliorare l’emotività e la resilienza in rapporto alle avversità. In definitiva per recuperare la salute nella sua completezza psico-fisica.

Impara a percepire lo stress!
Chi è sottoposto ad uno stress cronico, ma non lo percepisce, anche se si sente bene ed è iperattivo (in realtà questo è già un segnale di avvertimento), potrà andare comunque incontro a conseguenze negative sulla salute, fino a imprevedibili (?) malattie croniche o acute gravi.

La possibilità di valutare strumentalmente, le proprie condizioni con la Bioimpedenziometria multifunzione (metabolismo e composizione corporea), la Pletismografia digitale (correlazioni tra HRV-variabilità della frequenza cardiaca, e il SNAutonomo-SNCentrale), ed altri parametri ematologici e strumentali più classici, ci potrà mettere in condizione di prevenire le malattie (Medicina Predittiva) in modo del tutto personalizzato, a differenza di una prevenzione su scala di popolazione.

La capacità di auto-percepire lo stress va insegnata e praticata autonomamente, anche mediante il confronto tra il proprio stato fisico-emozionale (percepito) e l’utilizzo dei device elettronici che ci indicano lo stato fisiologico o meno (valutazione strumentale).

Forse ti sembra troppo difficile… troppi elementi da tener controllati, e tu hai molte cose da fare!
Non preoccuparti, sono anni che studiamo come rendere più facile e salutare il controllo del tuo stile di vita. Inizieremo con delle priorità in base all’area più impattante dei tuoi disturbi, prima che diventino malattie croniche veramente pericolose.

Una sola cosa è veramente importante:
che la tua decisione sia risoluta, pronto a lasciare consuetudini e abitudini non adeguate al tuo stato psico-fisico.
Apri e libera la tua mente dai pregiudizi, ascolta con libertà e decidi cosa fare.
Non pretendere di poter fare tutto da solo, non pretendere di cambiare la vita in un soffio.
Prendilo come un gioco in cui si vince anche provando e riprovando, e il cui scopo è il raggiungimento del tuo maggior livello di equilibrio psico-fisico, il controllo della tua vita, la felicità anche di fronte alle difficoltà quotidiane, alle sconfitte, alle arroganze altrui.
Meglio quindi la semplicità, l’amore per le piccole cose e la condivisione della tua vita con chi si troverà in sintonia.
Per quanto riguarda la parte medica, diagnostica e terapeutica, possiamo iniziare da domani!

Vuoi iniziare il tuo percorso?
Scrivimi su rehab.mth@gmail.com oppure Chiamami o manda un Messaggio WhatsApp al 338 5939241

Buona Vita
Paolo

Dott. Paolo Bortolotto – Medico Specialista Fisiatra

Strategie di Salute e Invecchiamento Sano
Nutrizione Clinica e Neuro-modulazione
Performance psico-fisica
Malattie da stress e Infiammazione Sistemica

Sintesi bibliografica

  1. Calder PC, Bosco N, Bourdet-Sicard R, Capuron L, Delzenne N, Doré J, Franceschi C, Lehtiner MJ, Recker T, Salvioli S, Visioli F, Health relevance of the modofication of low grade inflammation in ageing (inflammageing) and the role of nutrition. Ageing Res rev. Nov;40:95-119. 2017
  2. J.Z. Illich et al., Chronic stress contributes to osteosarcopenic adiposity via inflammation and immune modulation: the case for more precise nutritional investigation, Review > Nutrients, 02.04.2020
  3. A Bordoni, et al. Dairy products and inflammation: A review of the clinical evidence. Critical reviews in food science and nutrition. vol. 57, n.12, 2497 – 2525. 2017
  4. Calder PC1, Ahluwalia N, Brouns F, Buetler T, Clement K, Cunningham K, Esposito K, Jönsson LS, Kolb H, Lansink M, Marcos A, Margioris A, Matusheski N, Nordmann H, O’Brien J, Pugliese G, Rizkalla S, Schalkwijk C, Tuomilehto J, Wärnberg J, Watzl B, Winklhofer-Roob BM. Dietary factors and low-grade inflammation in relation to overweight and obesity. Br J Nutr. 106 Suppl 3:S5-78. 2011
  5. Cutolo M, Villaggio B, Otsa K, Aakre O, Sulli A, Seriolo B, Altered circadian rhythms in rheumatoid arthritis patients play a role in the disease’s symptoms, Autoimmun Rev. 2005 Nov, 4(8):497-502;
  6. Crofford LJ, Young EA, Engleberg NC, Korszun A, Brucksch CB, McClure LA, Brown MB, Demitrack MA, Basal circadian and pulsatile ACTH and cortisol secretion in patients with fibromyalgia and/or chronic fatigue syndrome, Brain Behav Immun, 2004 Jul, 18(4):314-25;
  7. GM Slavic, MR Irwin, From stress to inflammation and major depressive disorders: a social transduction theory of depression, Psychol Bull. 2014 May;140(3): 774-815. Epub 2014 Jan 13
  8. RH Straub et al. Increased extracellular water measured by bio impedance and by increased serum levels of atrial natriuretic peptide in RA patients-sign of volume overload, Cli Rheumatol 2016 Apr 26
  9. JZ Illich et al., Low-grade chronic inflammation perpetuated by modern diet as a promoter of obesity and osteoporosis Arh Hig Rada Toksiikol. 2014 Jun;65(2):139-48 Review
  10. Minihane AM, Vinoy S, Russel WR, Baka A, Roche HM, Touhy KM, Teeling JL, Blaak EE, Fenech M, Vauzor D, McArdle HJ, Kremer BH, Sterkman L, Vafeiadou K, Benedetti MM, Williams CM, Calder PC. Low-grade inflammation, diet composition and Health: current research evidence and its translation. BR J Nutr. 14;114(7):999-1012. 2015
  11. 11. C Stefanaki, P Pervanidou, D Boschiero, GP Chrousos, Chronic stress and body composition disorders: implications for health and disease, Hormones 17, 33-43, 2018
  12. C De Luca et al., Inflammation and insulin resistance, FEBS Letters Univ of California, 9 Jan 2008, 97-105
  13. O Addison et al., Intermuscular Fat: a review of the consequences and causes, Int J Endocrinol, 2014 Jan 8 (IMAT e disfunzioni-malattie correlate)
  14. TS Bowen et al. Skeletal muscle wasting in cachexia and sarcopenia: molecular pathophysiology and impact of exercise training, J Cachexia Sarcopenia, Muscle, 2015 Sep; 6(3): 197-207
  15. Erridge C1, Attina T, Spickett CM, Webb DJ. A high-fat meal induce slow-grade endotoxiemia: evidence of a novel mechanism of postprandial inflammation, Am J Clin Nytr. 86(5):1286-92. 2007
  16. Saltiel AR, Olefsky JM. Inflammatory mechanisms linking obesity and metabolic disease. J Clin Invest. 3;127(1)1-4. 2017
  17. George P Chrousos, Stress and disorders of the stress systems. Nature Reviews Endocrinology 5, 374-381. 2009
  18. George P Chrousos and D Boschiero. Clinical Validation of a non-invasive electrodermal biofeedback device useful for reducing chronic perceived pain and systemic inflammation. Hormones (Athens). 18(2): 207-21. 2019-10-01
  19. H.Zhao et all. Inflammation and tumor progression: signaling pathways and target intervention, Nature, 12.07.2021
  20. 20. F.R. Greten, S.I. Grivennikov et all. Inflammation and cancer: Triggers, Mechanisms and Consequences, Review > Immunity 16.07.2019