E’ una valutazione nutrizionale (e non solamente organolettica) per prevenire o recuperare malattie metaboliche o degenerative croniche. Anche la scelta peggiore, se occasionale, non recherà danno (se invece non lo è …)

B) Ottima scelta!

Ti hanno mai detto che sei una volpe?
Mangiare bene e salutare è possibile! Se sei spesso così avveduto, qualche volta potresti anche mangiare una pizza senza rimorsi…

 

Tartàre di manzo con broccoli e insalata

 

La tartare può essere cruda (rossa) o marinata (“cotta” al limone, olio d’oliva, sale, pepe e altre spezie, eventualmente senape, capperi, cipolle rosse … secondo i gusti ).

Carne rossa

è un alimento portatore di importanti benefici per la salute. Tuttavia esistono dei limiti sulla quantità di assunzione (come per moltissimi cibi) ed anche sul modo più opportuno di preparazione.
La carne apporta infatti una buona quantità di proteine e aminoacidi essenziali, che non sono cioè presenti nei cibi vegetali, di ferro (1-2 mg / etto di carne), vitamine del gruppo B ed altri elementi.
E’ quindi un’ottima scelta, specie in questa preparazione a crudo, in particolare se si è sicuri della provenienza della carne, dell’igiene e della corretta conservazione (macelleria di fiducia).

Va tenuto presente però, come dicevamo, che è un alimento da consumare in dose adeguata (1-2 volte alla settimana*) in quanto contiene grassi saturi, responsabili se assunti in eccesso, di un aumentato rischio cardiovascolare (aumento pressione arteriosa, aterosclerosi).

Non vi sarà sfuggito, inoltre, l’allarme lanciato dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) sul rischio oncologico derivato dall’uso di carni conservate (cioè salumi, carni affumicate, wurstel, e carni lavorate in genere), rischio accertato e concreto, dose dipendente.
Per quanto riguarda le “carni rosse fresche” invece, il “probabile rischio” citato risiede nel tipo di cottura, in particolare alla griglia, alla piastra e cotture con elevata temperatura, per il formarsi di sostanze altamente cancerogene (idrocarburi policiclici armatici) e tossiche (AGE), dose dipendenti.
L’American Institute for Cancer Research raccomanda una dose massima di 300 gr./sett. di carne fresca.

Il Prof. Antonio Moschetta, docente dell’Università di Bari, ricercatore dell’AIRC e vincitore del premio R. Weitzman Memorial Award 2014, assegnato dalla Società di Endocrinologia USA, afferma che “i nutrienti entrano in noi, agganciano il nostro DNA e ci cambiano dall’interno”.
La relazione tra geni e ambiente – gli alimenti ad esempio – avviene tramite recettori nucleari “appoggiati” sul DNA che funzionano come una sorta di interruttore capace di accendere o spegnere i geni (epigenetica) e possono ridurre il rischio di tumori o portare alla loro insorgenza. Così molte verdure hanno un’azione protettrice, mentre i salumi o la carne alla griglia (qui la causa è la cottura aggressiva con formazione di idrocarburi policiclici aromatici), hanno azione cancerogena.

L’associazione, inoltre, di carne (cruda o cotta a basse temperature) e di fibre vegetali (verdure), è particolarmente favorevole, in quanto accelera il transito intestinale (evita il ristagno) e riduce l’assorbimento di grassi.

Broccoli

famiglia delle crucifere, sono ricchi in sali minerali, ferro, calcio, fosforo, vitamina C, B1, B2, K e molte fibre. Il sulforafano, sostanza presente nei broccoli, ha inoltre un’importante azione anticancerogena, specie per intestino, seno e polmoni.

Non ultimi benefici portati da questo vegetale sono il potere antiossidante, di rafforzamento delle difese immunitarie, e l’utilità nel debellare l’Helicobacter Pylori (il batterio dell’ulcera gastrica).

Insalata

Può essere anche usata come antipasto (prima della tartare in questo caso, ma anche prima di una cena più impegnativa), insaporita con spezie o erbette (pepe o senape, basilico o maggiorana … , olio d’oliva e limone) che possono limitare l’uso del sale di condimento.

Sono ortaggi a foglia, consumati crudi, come lattuga, indivia, radicchio, spinacino, valeriana, cicoria ecc., ma a questi si possono aggiungere anche, sempre a crudo, pomodori, finocchi, zucchine, cetrioli, peperoni, e così via.
Le verdure sono veramente importanti per una buona forma fisica e salute: hanno poche calorie, pressoché assenza di grassi e ricche di micronutrienti (vitamine del gruppo B, A, K ecc., sali minerali come calcio, magnesio, potassio, fosforo, sodio) e di fibre, utili per un buon transito intestinale. Hanno infine un’importante azione “tampone” ovvero di neutralizzazione dell’acidità legata a determinati alimenti e quindi di prevenzione-protezione da osteopenia e osteoporosi.
Danno senso di sazietà ed evitano un’eccessiva assunzione di cibo.

Vedi anche:
Curare il dolore cervicale e lombare (anche) con l’alimentazione
http://fkt.it/neck-backpain-and-food/
Infiammazione sistemica cronica low grade
http://fkt.it/inf-sist-cron/
Medicina antiaging
http://fkt.it/med-anti-age/