Un importante causa di malattie

Un alterato scambio di informazioni tra CERVELLO-INTESTINO-MICROBIOTA (batteri intestinali), si associa a riduzione del proprio benessere, comparsa di sintomi aspecifici, compresa un’alterazione dello stato emotivo (ANSIA, DEPRESSIONE), fino a vere malattie degenerative tra cui PARKINSON e ALZHEIMER.

Solo una piccola parte di persone (5-10%) presenta una salute ottimale: fisica, psico-emotiva, buona vitalità e prestazioni personali, vita sociale, ottimismo e felicità.
Molti invece rientrano in quello che si potrebbe definire uno stato di pre-patologia:
i disturbi più frequenti sono stanchezza cronica, spesso dolore cervicale, lombare o dolori poliarticolari aspecifici, cefalee, insonnia o sonno disturbato.
Non di rado si sconfina in sindromi ben codificate come quella fibromialgica, colon-irritabile / colite cronica, depressione melanconica … in un continuum di gravità che non è altro che un’evoluzione dello stesso problema.

Come
influenze cerebro > intestinali o
influenze intestino > cervello
contribuiscono al rischio di sintomi aspecifici o malattie croniche degenerative?

Stress cronico o stress minori ripetuti, tra cui rientrano anche STRESS ALIMENTARI, AMBIENTALI, FARMACOLOGICI, oltre che PSICO-EMOTIVI, causano infiammazione sistemica cronica di basso grado e alterazione dei circuiti dello stress con danni metabolici, cardio-vascolari, cerebrali degenerativi e tumorali.
A livello intestinale si osserva un’alterazione del microbiota (batteri), aumento della permeabilità intestinale con iperstimolazione del sistema immunitario, spesso con malattie auto-immunitarie, aumento dei markers infiammatori sistemici (proteina C reattiva, omocisteina, emoglobina glicata, ecc.).
Tra i fattori coinvolti, oltre all’ALIMENTAZIONE INADEGUATA (eccessiva introduzione di calorie “vuote”, ossia derivate da cibi “processati” industrialmente con assenza di microelementi, scarso consumo di cibi fermentati, ecc.), troviamo fattori GENETICI ed EPIGENETICI (cioè alterata espressione genica acquisita) da esperienze negative pre-natali (della madre) o post-natali nei primi anni di vita.

Qualunque sia la causa, o l’insieme di cause, un ruolo importante è giocato dalla RIDUZIONE della NORMALE DIVERSITA’ di SPECIE BATTERICHE INTESTINALI o dalla differente produzione di metaboliti da parte degli stessi batteri, con importanti conseguenze sulla nostra salute.
Ricordo come nell’intestino sia enorme il numero di cellule nervose (50-100 milioni di neuroni), di cellule immunitarie e di cellule endocrine produttrici di ormoni: serotonina (il 95% di quella corporea), ma anche molecole deputate a regolare il sonno, lo stato emotivo, l’appetito, la sensibilità al dolore ed il benessere in genere!

La propria alimentazione influenza in modo importante il microbioma intestinale. Ad esempio un alto consumo di vegetali, tramite la produzione di “butirrato”, favorisce una buona comunicazione cervello/intestino e riduce gli effetti infiammatori indotti da un’alimentazione ricca di grassi e dolcificanti artificiali.

Ecco 10 REGOLE da tener presente per migliorare la SALUTE:

1. AIUTA IL TUO INTESTINO con CIBI NATURALI E BIOLOGICI
in questo modo elimini addittivi e sostanze chimiche dannose

2. LIMITA I GRASSI ANIMALI
in particolare la carne lavorata industrialmente (hamburger, wurstel, salumi, ecc.) che altera i segnali intestino-cervello per via immunitaria, minando la salute cerebrale attraverso alterazioni strutturali e funzionali, oltre che aumentando il rischio di tumori al seno, colon e prostata.

3. AUMENTA LA DIVERSITA’ MICROBICA INTESTINALE attraverso uso di cibi principalmente vegetali ad alta diversità (ampia varietà di vegetali) e una moderata quantità di carni magre, prediligendo quelle bianche e il pesce.
Tra gli altri ricorda, il peperoncino piccante, pepe menta ecc. che stimolano il sistema nervoso enterico e cervello.
Evita qualsiasi dieta “estrema” o alla moda. Le uniche diete “validate” (ampia certificazione di studi scientifici) sono la dieta MEDITERRANEA TRADIZIONALE (non quella comunemente usata), la dieta di OKINAWA, la nuova dieta SCANDINAVA e la dieta ASIATICA-COREANA.

4. AUMENTA IL CONSUMO DI CIBI NATURALI FERMENTATI e di PROBIOTICI.
Alimenti naturali e NON PASTORIZZATI (possibilmente preparati in casa) come i crauti, kefir, miso, kimchi … SENZA emulsionanti, coloranti e dolcificanti artificiali, a basso contenuto di grasso.
Alcuni probiotici in compresse o alimenti arricchiti possono essere utili, specie in periodi di forte stress o dopo uso di antibiotici e in età avanzata.

5. RIDUCI LA QUANTITA’ COMPLESSIVA DI CALORIE (vale per la maggior parte delle persone) e attua un “DIGIUNO ORARIO” ovvero almeno 12 ore consecutive senza introdurre cibo (es. 19.00 – 7.00).
Ciò attiva contrazioni periodiche dei muscoli intestinali di grande ampiezza ed energia che ripuliscono l’intestino, riducono i disturbi addominali, gonfiore e contaminazione da batteri “cattivi”.

6. ASSUMI QUANTITA’ MODERATE DI CIBO o digiuna SE IN QUEL MOMENTO SEI IRATO, TRISTE o particolarmente stressato:
in queste situazioni la parete intestinale è più permeabile a batteri e sostanze tossiche, aumenta l’attività immunitaria intestinale (intolleranze, allergie …) e la produzione di ormoni dello stress come l’epinefrina.
n.b. nei periodi di stress, ansia o depressione, aumenta anche la necessità di “comfort foods” poco utili alla salute!

7. UTILIZZA UNA DIETA CICARDIANA ANTI-INFIAMMATORIA che segua i normali cicli ormonali (cortisolo, insulina, gh, testosterone …). In sintesi fai una abbondante colazione anche con zuccheri e carboidrati, e riducili gradualmente durante la giornata. Alla sera assumi prevalentemente vegetali, sempre secondo l’orario biologico naturale.

8. CONTROLLA l’ALIMENTAZIONE E LO STRESS IN GRAVIDANZA, così come è consigliato l’allattamento al seno fino all’età di 3 aa., perché in questo periodo si forma in modo stabile il microbioma che influenzerà la vita dell’adulto.
L’infiammazione, lo stress e la dieta materna scorretta influenzano negativamente lo sviluppo cerebrale fetale con aumentato rischio di autismo e schizofrenia.

9. MANGIA spesso CON EMOZIONI POSITIVE e IN COMPAGNIA: condividi in tranquillità il pasto con persone piacevoli o amici. Ciò stimola il cervello alla produzione di ormoni benefici che contribuiscono a mantenere una corretta comunicazione cervello-intestino.

10. UTILIZZA TECNICHE ANTISTRESS come l’esercizio fisico personalizzato, tecniche di consapevolezza come la meditazione o mindfilness, il biofeedback respiratorio, interventi psicologici mirati o l’ipnosi eriksoniana, utili per normalizzare le informazioni cervello-intestino e per migliorare il processo decisionale intuitivo … (!)
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Nello scrivere questa breve guida ho tratto insegnamento e ispirazione dalla viva voce del prof. E. Mayer, che ho avuto modo di ascoltare più volte negli ultimi anni, gastroenterologo e tra i maggiori esperti mondiali nelle relazioni cervello-intestino, Direttore del Digestive Disease Research Center (California University di Los Angeles) e Direttore dell’Oppenheimer Center for Stress and Resilience.

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